Gli stili di vita influiscono sul rischio di cancro?

Più di quanto potresti pensare. lo dimostra la ricerca scientifica che certifica che più del 50% di tumori sono attribuibili a scorretti stili di vita, primo tra tutti il fumo di tabacco che da solo è responsabile del 33% delle neoplasie, mentre un altro 33% è legato a dieta, sovrappeso, abuso di alcol e inattività fisica. Sono dati preoccupanti, ma ci dicono anche che le tue scelte possono invertire la situazione!
Come fare? Ecco alcuni suggerimenti.

Mantieni il tuo peso nei valori normali.
L’eccesso di tessuto adiposo favorisce un’alterazione dello stato infiammatorio e ormonale, fattori che aumentano il rischio di sviluppo tumorale. Abitudini alimentari scorrette e sedentarietà causano un aumento del peso corporeo, la migliore strategia per evitarlo è sicuramente quella di adottare comportamenti corretti a tavola e fare regolarmente attività fisica (almeno 150 minuti alla settimana).

Come migliorare la tua alimentazione?
Per primo gli alimenti di origine vegetale dovrebbero rappresentare la base della tua alimentazione. Verdura, frutta, cereali integrali e legumi devono essere i protagonisti della nostra tavola in quanto
alimenti ricchi di fibre, di acqua, minerali, vitamine e fitocomposti. I cereali integrali apportano carboidrati necessari a fornire l’energia al nostro organismo, mentre i legumi sono un’ottima fonte proteica se
combinati con i cereali come ad esempio nell’ottima pasta e fagioli. Da ridurre il più possibile alimenti ricchi di grassi e/o zuccheri come i dolci, i piatti da fast food, le bevande zuccherate ecc. Questi forniscono molte calorie e, avendo uno scarso potere saziante ci portano a un eccessivo consumo di cibo. Anche la carne rossa e soprattutto quella lavorata
(salumi, insaccati, wurstel ecc.) andrebbe consumata con moderazione. E gli alcolici? Limitati al massimo o, meglio ancora, evitati e comunque non superare 1 unità alcolica (1 bicchiere di vino da 125 ml, una birra da 330 ml, un aperitivo da 80 ml o un superalcolico da 40 ml) per le donne e 2 unità alcoliche per gli uomini. Ricorda , infine, che tutto ciò che serve al tuo organismo puoi trovarlo negli alimenti. Gli integratori alimentari, che come dice la parola dovrebbero essere utilizzati per colmare delle effettive carenze, non hanno ancora dato prova della loro utilità nella prevenzione oncologica.

Tutto quello che abbiamo detto fino a qui si potrebbe riassumere in due parole Dieta Mediterranea, da 10 anni Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dell’UNESCO e ritenuta uno dei più efficaci modelli per la protezione della salute. La Dieta Mediterranea presenta un equilibrio ottimale sia qualitativo che quantitativo dei diversi nutrienti basandosi prevalentemente sul consumo di prodotti di origine vegetale, un
moderato consumo di prodotti animali, fatta eccezione per il pesce (da preferire quello azzurro e di piccola taglia) e l’utilizzo di olio extravergine di oliva come principale grasso da condimento insieme a spezie ed erbe aromatiche per limitare l’utilizzo del sale. Ci sono poi altri aspetti che non vanno tralasciati e che sono invece un completamento di uno stile di vita sano. Parliamo di convivialità, cioè la gioia di condividere il pasto con altre persone (in questo periodo sacrificata a causa della pandemia da Covid-19), la stagionalità dei cibi che mangiamo e la preparazione in casa, mentre oggi tendiamo a cucinare sempre meno e a consumare tutto in qualsiasi stagione.

Daniele Nucci – Dietista, Ricercatore e appassionato di cucina