Le vaccinazioni hanno un ruolo importante anche nella prevenzione tumorale e possono offrire il Primo Passaporto Internazionale di Salute.

La Pandemia Covid19 ha insegnato molto bene l’importanza di essere protetti da infezioni (immunità). Ha insegnato che le infezioni non sono tutte prevedibili, ha insegnato che le infezioni non sono stagionali. Da qui le norme di prudenza (lavaggio delle mani, la protezione dalle goccioline di Flügge attraverso starnuti e colpi di tosse, un distanziamento adeguato e l’igiene personale) verso qualunque tipo di aggressione batterica e/o virale. L’organismo umano vive in simbiosi con 500 specie di batteri, lieviti, e parassiti intestinali (microbiota) che ci consentono la regolare digestione. Solo l’intestino ospita il 70% della flora batterica del corpo umano. La flora batterica nelle urine è definita normale quando è presente uno o più ceppi batterici nelle urine < 105 per ml, perché in genere, specie nelle donne, le infezioni delle vie urinarie sono provocate dalla risalita di batteri dalla vagina e dal retto alla vescica attraverso l’uretra. Nel cavo orale, una combinazione favorevole di secrezioni, detriti epiteliali, residui alimentari e, ovviamente, un elevato grado di umidità, fanno del cavo orale un ambiente favorevole alla proliferazione e alla diffusione di una grande varietà di batteri; introdotte anche con il cibo.

Nota questa simbiosi, è utile proteggersi prima di iniziare una gravidanza, controllando il grado di immunità rispetto ai vaccini eseguiti in gioventù perché il Ministero della Salute ha comunicato che una vaccinazione ha un valore medio di copertura immunitaria di 10 anni. 

Se le mamme non hanno una protezione immunitaria adeguata, prima di iniziare una gravidanza, posso eseguire i vaccini ed    affrontare la crescita fetale in sicurezza per sé stesse e per il nascituro.  In gravidanza, infatti, è possibile eseguire solo 4 Vaccini dalla 28° settimana in poi (Difterite, Pertosse, Tetano ed Influenza). Una mamma vaccinata è in grado di trasmettere ai propri figli una protezione sicura. L’immunità verso altre malattie note (morbillo, varicella, parotite, parvovirus, ecc..) può essere acquisita subito dopo il parto mediate vaccinazione durante il puerperio, così da continuare a proteggere i neonati in un periodo (i primi 6 mesi) in cui non è possibile immunizzarli direttamente.

Una mamma vaccinata trasmette una protezione sicura 

E cosi il ciclo dell’immunità riparte dai neonati vaccinati verso la protezione dei nuovi adulti e delle successive gravidanze.

Un’altra conoscenza scientifica molto interessante è la causa virale di molti tumori.

Il virus di Epstein-Barr (EBV) aumenta il rischio di sviluppare linfomi; i virus dell’epatite B (HBV) e C sono associati al 70-85% dei casi di epatocarcinoma, i papillomavirus sono responsabili di tumori all’apparto genitale, orale e rettale nell’ambiente femminile e maschile. I ricercatori del German Cancer Research Center (Nature Genetics-2020-Pan-Cancer of Whole Genomes (PCAWG), hanno studiato il DNA di oltre 2.600 neoplasie di pazienti affetti da 38 diversi tipi di cancro ed hanno osservato tracce di virus nel 13% dei casi identificando i meccanismi messi in atto dai patogeni per provocare mutazioni cancerogene del Dna dell’ospite e l’integrazione del genoma del virus all’interno del Dna delle cellule ospite.

La lista nera degli agenti biologici

L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS/WHO) stima che oltre il 15% di tutti i tumori sia direttamente o indirettamente attribuibile a patogeni infettivi. La IARC (Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro) di Lione ha identificato 11 agenti patogeni diversi – virus, batteri e vermi – come cancerogeni e stima che un tumore su 10 sia collegato a virus. Nel 2018 nel mondo si sono verificati 2,2 milioni di casi di tumore che possono essere attribuiti a un’infezione. Secondo le stime dei ricercatori dell’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC), la media generale è di 25 casi ogni 100.000 persone, con l’incidenza locale più bassa in Nord Europa e Asia occidentale (14 casi ogni 100.000 persone) e quella più alta nell’Africa sub-sahariana e in Asia orientale (rispettivamente 33 e 38 casi ogni 100.000 persone). Circa il 90 per cento di tutti questi tumori è causato da soli quattro agenti patogeni.  Oggi sappiamo che non ci si ammala di tumore per contagio. Tuttavia esiste un legame tra alcune malattie infettive e il cancro, poiché alcuni agenti infettivi scatenano, all’interno della cellula, mutamenti che facilitano la trasformazione cancerosa. Attualmente, nella lista nera ci sono 11 agenti biologici: 7 virus, 3 parassiti e un batterio. Solo 4 di essi causano la stragrande maggioranza dei tumori di origine infettiva: a) –Helicobacter pylori (8,7 casi di tumore / 100.000 persone), b) -Papillomavirus umano (HPV; 8 casi/100.000), c) -Epatite B (HBV; 4,1 casi/100.000), d) -Epatite C (HCV; 1,7 casi /100.000 persone). L’infezione rappresenta un importante fattore di rischio perché i tumori indotti dai microbi si sviluppano anche 20-30 anni dopo l’infezione e non tutte le persone che si infettano sviluppano un tumore.

Stop HPV
Un vaccino di famiglia

Insomma non si manifesta un tumore al polmone dopo una sigaretta; si sviluppa un tumore al polmone dopo 20 anni di sigarette.  L’Helicobacter pylori predispone al tumore dello stomaco, i virus dell’epatite B e C creano condizioni favorevoli per lo sviluppo del tumore del fegato e il papillomavirus causa diversi tipi di tumore (principalmente cervice uterina, ma anche vulva, pene, ano, tumori oro-faringei).  Oggi esiste il Vaccino contro l’Epatite B e l’Epatite C, contro l’Helicobacter pylori e contro l’HPV.

Il Vaccino contro l’HPV viene offerto gratuitamente alle coorti di ragazzi/e dodicenni, in età scolare, dal 2003.  Questo Vaccino è diventato il VACCINO di FAMIGLIA perché possono vaccinarsi anche i genitori, (con pagamento di ticket) così da tutelare tutto il nucleo familiare. Il Vaccino HPV protegge tutto l’organismo e non solo l’apparato genitale, perché il coinvolgimento amoroso coinvolge più organi contemporaneamente. Infatti questo virus viene monitorato tramite gli screening e la tipizzazione dei ceppi coinvolti nella trasformazione tumorale. Vista l’enorme diffusione tra i giovani del virus HPV, la vaccinazione massiccia e precoce eseguita in Australia (il primo paese al mondo) ha provocato una drastica riduzione della diffusione della infezione con 7 casi/100.000 persone. La Vaccinazione contro le infezioni che creano tumori comporta non solo una qualità di vita migliore (basta con gli interventi chirurgici mutilanti) ma riduce drasticamente la spesa sanitaria per i pazienti oncologici cronici ed offre il Primo Passaporto Internazionale di Salute perché, vaccinati non si esporta e non si importa nessuna infezione oncologica: finalmente liberi abitanti del pianeta e non solo cittadini di un paese.

Giovanni B. Nardelli, Già Direttore di Clinica Ginecologica Ostetrica, Università di Padova